Bitter Russia

Io Cronenberg lo odio. Lo dico così, senza mezze misure, perché non sono creatura da dichiarazioni liminali. Quando uno mi sta esteticamente sul cazzo, lo devo ribadire, sennò è una cosa che mi resta incastrata a livello carotide e mi blocca la circolazione. Invece quando lo sparo fuori, equiparo il tutto a una pratica zen, scarico la rabbia e le emozioni negative, e me ne libero definitivamente.

Cronenberg lo odio dai tempi di Inseparabili, che ho visto all’epoca in cui uscì, cioé 25 anni fa, e di cui non ricordo nulla se non che c’era Jeremy Irons e che la chirurgia doveva entrarci qualcosa perché c’erano bisturi come se piovesse. Dopodiché ne ho avuto abbastanza per i successivi 5 lustri, e ho ritenuto di poter serenamente soprassedere al seguito delle sue sperimentazioni psichedeliche fino a data odierna.

C’è stata un’eccezione, lo ammetto, un paio d’anni fa. Perché quando un regista, chiunque sia, ti gira una roba sul triangolo Freud, Jung e la Sabine Spielrein, e tu ti diletti con piacevolezze psicodinamiche per professione, te lo devi andare a vadere per forza. Innanzi tutto fa curriculum, e poi, se li richiedi, credo che alla cassa ti rilascino perfino qualche punticino ECM. Per non parlare poi del fatto che mettermi insieme Viggo Mortensen e Michael Fassbender significa proprio andarmi a colpire a livello basso ventricolare puntando ai miei istinzi più lubrichi. Potevo resistere? Forse. Ma non ci ho pensato seriamente nemmeno per un momento.

Ma veniamo a noi. Avevo accettato di vedere A dangerous method  solo come pia eccezione, ed ero ben decisa a non sollecitarne altre nella vita. Solo che poi. Poi. Poi. Poi ci sono quelle serate in cui la presenza di un decoder Sky e la mancanza di alternative ti inducono in tentazione. E per restare in tema di tentazioni, non va sottovalutato che Viggo c’era di nuovo, e io non so come la vedete voi, ma secondo me Viggo da solo è un buon motivo per fare pressochè qualsiasi cosa nella vita, al limite anche al di fuori della legalità.

Per cui ieri ho ceduto, e ho visto La promessa dell’assassino. E il punto non è tanto che mi ha fatto schifo come ero sicura che sarebbe stato. Non è nemmeno che ti pungola costantemente il senso di spreco per un cast tutto sommato eccellente sciupato in un film che oltretutto è prevedibile dalla prima sequenza (quanto ci mettete, dal momento in cui la Watts suona al campanello di Mueller-Stahl e gli parla di una quattordicenne uccisa che ha lasciato un diario in russo, a capire che il vecchietto è un capomafia spietato e che nel brosch del ristorante ci cucina a spezzatino la concorrenza? Quanto ci mettete, appena messi gli occhi sulla coppia Mortensen/Cassel, a capire che quello duro non può che essere buono, e quello flippato di coca invece è omosessuale e psicopatico? Io 20 secondi); niente di tutto questo, no.

E’ la scena della sauna. In cui Mortensen recita nudo e si sganassona a sangue con due ceceni in un tripudio di frattaglie. Perché è repulsivo. Mortensen, dico. Quel corpo troppo magro, quasi scheletrico, dinoccolato, disarticolato, sanguinante, ciancicato, alla fine ho dovuto smettere di guardarlo e girarmi dall’altra parte.

Per cui Cronenberg mi faceva schifo,vabbè, ma questo lo sapevo in partenza, ed ero anche disposta a perdonarglielo. Ma mi ha rovinato Viggo come oggetto di fantasie allupate. Definitivamente. E questo non lo perdono a nessuno.

Eastern_Promises_Poster

28 pensieri su “Bitter Russia

  1. Ma pensa. E io che credevo che avessi osato vedere quellamerdadicosmopolis.
    A dangerous method è un Cronemberg che non sembra Cronemberg, Ma la promessa dell’assassino a me era piaciuto davvero tanto. Viggo nella doccia compreso (o era soprattutto?).

    • No, Viggo nella sauna no. Non mi dire così. Sembravo un tossico ultimo stadio. Poi Viggo secondo me lo si ama soprattutto per quella flemma imperturbabile che ha, e che ti dice chiaramente che sarebbe in grado di farti avere un orgasmo anche solo guardandoti intensamente negli occhi. Non me lo puoi spatasciare sulla mattonella senza ritegno e senza mutande. Non puoi. Son quelle volte che potresti solidarizzare eventualmente anche col Moige.

  2. Io Cronemberg lo amo. Dai tempi di Brood e de Il pasto nudo (c-a-p-o-l-a-v-o-r-o). la promessa dell’assassino è prevedibile ma violentemente onesto e Viggo io lo sciuperei parecchio anche in La strada, dove proprio figo figo figo non è.
    Scusa Middle, ho seguito fin qui quei due scellerati di Poison e Dantès. :-))

      • Wow. Come comincia bene la giornata! Il che mi ricorda che la settimana scorsa volevo scriverti per dirti che avevo fatto un sogno in cui io e te si faceva delle robe forti. Ed era prima che vedessi Cronenberg e che Viggo uscisse dall’elenco dei potenziali papabili, per dire. Poi mi son dimenticata di segnalartelo. Ritengo che tu sia sopravvissuto tranquillamente lo stesso.

  3. Aoh che stamo ‘naa succursale de poison?
    “Il demone sotto la pelle” e “scanners” non m’erano dispiaciuti. manco “la mosca” devo dire. stavo per aggiungere “la cosa” ma gugòl m’ha fermato appena in tempo.

    Viggo è quasi sempre figo, soprattutto coi capelli lunghi (infatti in soldato Jane non m’aveva impressionato affatto).

  4. Scrivere commenti su un blog che non sia il proprio, in temine di gradi di scomodità, credo possa paragonarsi all’uso delle coppe mestruali. Detto ció. Cronenberg mi dà l’impressione di aver manifestato parte delle sue turbe con spider e la sua voglia di surfarci sopra con una certa superficialità con A dangerous method. Detto ció. A Milano, saluto la Middle e poi mi faccio di nebbia, tanto voi due avrete di che parlare, diciamo cosí. 😀

    • quanto a Cronenberg, condivido quello che dici su quei due film, ma il meglio, “tanta roba”, secondo me c’è in tanti suoi film de paura…

      p.s.: no, che nebbia, perché? ma tu sai cos’ha sognato quella donna lì? uff, sono curioso

      • Ti spiego come funziona: mi capita di avere una qualche cognizione di causa sui miei sogni, su quelli degli altri non sono attrezzata. In questi casi, arrivati alla ex mezza età (ora, vista l’età minima prevista per il pensionamento direi che le frazioni sono da cambiare) si interlocuisce direttamente con il/la sognatore/trice. Guarda che a uscire dai buchi c’é solo da guadagnarci… se ne possono persino scoprire di nuovi

      • Ma proprio esattamente quello che sembra, sai. Sesso indiavolato. Bisogna fare attenzione con l’inconscio degli altri! Middle.

      • io lo so che poi mi odiate tutti ma… interloquisce direi che vuole la q 😀 😀 😀
        certo che più che uscire, qua si entra… ahem… qui però la middle tituba e mi rende più curioso di una scimmia che imita il gatto. middle, scendi nei dettagli!

      • Ti vorrei vedere a te con 10 cm x 5 di tastiera e i decimi da begalino a scrivere commenti tra la culonia sotto la pioggia e un tram che ti shakera assieme ai bambini esquimesi con la q. Sul resto ho già detto, puó bastare.

  5. I dettagli non ci sono, ma insomma bisgona spiegarti tutto sull’Interpretazione dei Sogni! Lo sai come comunica l’Inconscio! Esso aborre il principio di realtà a favore di quello del piacere. Che vuol dire che non racconta storie conseguenziali, ma va per immagini, sensazioni, suggestioni. Mi sono svegliata con quell’idea lì, ma cosa mi ci abbia portato onestamente non so dirti.

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